giovedì, Gennaio 16, 2025

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DADA’ FUORI IL PROGETTO DI ARTE E MUSICA “SMORFIOSA”

DOPO AVER PUBBLICATO DIVERSI PROGETTI ARTISTICI E L’USCITA DELL’EP “MAMMARELLA” PORTATO IN GIRO PER L’ITALIA CON UN LUNGO TOUR ESTIVO 

LA POLIEDRICA CANTAUTRICE PARTENOPEA

DADA’

PRESENTA 

IL PROGETTO ARTISTICO

“SMORFIOSA”

ISPIRATO ALLA SMORFIA NAPOLETANA E COSTITUITO DA 12 SCATTI REALIZZATI INSIEME A TRE IMPORTANTI ARTISTI CAMPANI: ATTILIO CUSANI, DARIA D’AMBROSIO, SARA RICCIARDI

 

“SMORFIOSA” è un progetto audiovisivo multidisciplinare che parte dalla musica di DADA’ e si intreccia con le realtà creative di Attilio Cusani, Daria D’Ambrosio e Sara Ricciardi. I quattro artisti, tutti campani, hanno dato vita al progetto per raccontare e dare nuovo respiro alla cultura della Smorfia Napoletana che fa parte delle loro origini, rielaborando concettualmente e visivamente i significati di alcuni numeri scelti, grazie ad un’estetica innovativa, teatrale e surrealista.

Gli scatti di Attilio Cusani immortalano DADA’ negli abiti di Daria D’Ambrosio immersa nelle scenografie di Sara Ricciardi, creando insieme rappresentazioni dei 12 numeri nate dalla direzione artistica di DADA’ creata appositamente per il progetto. Il design e l’intero immaginario della smorfia è trasformato dai quattro artisti in una dimensione ultraterrena, onirica, esaltando il popolare nella sua chiave più fascinosa e grottesca e restituendo una visione retro-futurista inedita grazie all’unione di più sensibilità e tecniche artistiche.

Il progetto è uno slancio propulsivo, di ricerca e sperimentazione istintiva in tutti e quattro gli ambiti professionali (musica, design, fotografia e moda) che insieme rompono gli schemi per abbracciare nuove visioni, giocando tra la poesia evanescente e l’ironia.

Ad accompagnare il progetto, l’omonima colonna sonora “Smorfiosa”, un brano scanzonato e ironico prodotto da DADA’ con il sound design del collettivo Milano Mobster e un visual backstage girato da Mattia Incardona con la direzione di Attilio Cusani.

“Mi piace l’arte a 360 gradi e l’ammiccamento artistico fa sicuramente parte del mio corredo genetico comunicativo. La Smorfia napoletana è un multispazio pressato: dentro c’è psicologia, filosofia, comicità, folklore, religione, esoterismo ed è bello che si rimandi alla “smorfia”, intesa come atteggiamento del viso che si contrae per esprimere qualcosa. È il mondo più elegante e semplice che i napoletani hanno per dirsi chi sono gli uomini, cos’è e cosa riserva la vita, l’inconscio. Con la Smorfia si interpretano i sogni. Da piccolina speravo che qualcuno giocasse sul mio stesso piano di fantasia, ma mi appagava anche farlo da sola: l’importante era creare, perdersi nell’idea; oggi faccio in modo di coinvolgere artisti che per feeling possano rappresentare quei compagni di gioco, di arte, che cercavo. Mi piace notare quanto vengano fuori bene le cose, quando si parte da un’apertura e un entusiasmo personali come quelli dei miei colleghi smorfiosi, Daria, Attilio e Sara” – DADA’.

“Quando DADA’ ci ha chiesto di interpretare il mondo che aveva in capa* e la sua lettura contemporanea del numero ci siamo incendiati in un lavoro a più teste complementari. E così 8 LA MADONNA col test positivo di gravidanza portato dall’arcangelo rievoca l’unica madonna umana e gravida di Piero della Francesca, 9 LA FIGLIATA è croce e delizia, una scena che mescola la tenerezza dei giocattoli e la fatica di un pianto esasperato, in un perfetto equilibrio tra dolcezza e disagio. E 1 l’Italia? Il tripudio dello stereotipo dove la verità si annida. Cos’è un numero oggi? Cosa avrà in sorte per noi? Sono felice con le scenografie di aver interpretato il folklore che ha condito il nostro vissuto nelle sere di natale tra fagioli e scorzette di mandarino utili a coprire le caselle della tombola ad ogni uscita di numero dal mitico Panaro. DADA’ appare troneggiante in questa tombolata rotante, fiera e ironica si incasella nei simboli che appaiono e canta per noi con grande ironia e conoscenza. Sono felice di aver preso parte a questo lavoro, un progetto popolare e contemporaneo che offre una riflessione fresca e affascinante” – Sara Ricciardi

“Mi ha ispirato molto scoprire che il termine “smorfia” deriva probabilmente da Morfeo, il dio dei sogni nella mitologia greca. Un sogno ha lo stesso fascino di un’idea artistica e io mi sento un po’ una acchiappa-sogni, perché parto dal mondo dell’immaginazione e creo qualcosa di tangibile, indossabile, attraverso tessuti, colori e forme. Anche i vestiti respirano e progetti come questo assicurano la libertà di sperimentare ed emozionarsi, intrecciandosi a tradizione e folklore” – Daria D’Ambrosio

“Alla fine del set eravamo molto contenti e soddisfatti e DADA’ ci ha ringraziato per il nostro lavoro. Lo ha fatto regalandoci un piccolo paniere in miniatura nel quale aveva arrotolato un biglietto. L’impronta estremamente personale e fresca e lo slancio vitale di DADA’ viaggia testa piedi in ogni cosa che fa e dice, ed è sicuramente la prima cosa che ho percepito ascoltando la sua musica. Era l’estate scorsa a Napoli, una mia amica mi ha detto “ascolta lei e ti farà impazzire, ti piacerà tantissimo”: qualche giorno dopo eravamo già in contatto a confabulare su cosa si potesse fare insieme. Smorfiosa è stato un progetto meraviglioso, dal momento in cui DADA’ ce lo ha proposto al set con la squadra dei sogni: DADA’, Sara e Daria. L’ironia, il senso del gioco, la tradizione rielaborata e rivisitata, il vento fresco necessario per riuscire a comunicare qualcosa con onestà, divertimento e passione, e come dicevamo con DADA’ “finché sono sulle mie gambe è così che voglio vivere”. Smorfiosa è l’espressione culturale e sincera di DADA’. Attilio: “Per la figliata in post produzione quante DADA’ immagini?” DADA’: “3?/4? vediamo quante ce ne riusciamo a infizzare” – Attilio Cusani

 

ATTILIO CUSANI

Attilio Cusani è fotografo e regista. Nato nel Beneventano nel 1992, si trasferisce a Milano per studiare letteratura antica. La sua passione lo ha portato a Parigi dove ha vissuto per un periodo e ha iniziato il suo lavoro come fotografo. Attualmente lavora sia nel settore della musica che in quello della moda. Le sue immagini meticolosamente progettate mantengono sempre un sentimento onesto e reale. Attilio Cusani ha una visione estremamente contemporanea, caratterizzata da immagini brillanti, fortemente espressive e appassionate. Dietro ogni lavoro si riconosce il suo tocco iconico e ricercato, capace di suggerire sempre immaginari freschi e profondi.

SARA RICCIARDI

Sara Ricciardi, campana d’origine e milanese di adozione. È una designer poliedrica, impegnata in Creative Direction e Design multidisciplinare; spazia fra progetti di interior&retail, installazioni pubbliche, exhibition e product design per aziende e gallerie d’arte. L’approccio scenografico e felice, ironico ed elegante formula ogni volta a seconda delle esigenze nuovi empatici linguaggi e progetti curati dalla loro ideazione alla loro esecuzione. Ha conseguito gli studi tra Milano-Istanbul e New York e nel 2015 apre il suo studio www.sararicciardistudio.com per poi inaugurare nel 2021 Pataspazio, atelier e luogo di ricerca con sede a Milano. Tiene corsi di co-progettazione sociale e performance presso Naba, Nuova Accademia di Belle Arti. Colleziona pietre, piume e conchiglie e realizza workshop internazionali di “Design Thinking”. Il suo approccio è di profonda esplorazione narrativa-definisce ogni estetica solo a seguito di un preciso messaggio concettuale “Form follows poetry”.

DARIA D’AMBROSIO

Daria D’Ambrosio è una fashion designer diplomata al Polimoda di Firenze nel 2015. Nello stesso anno crea il suo brand “Daria D’Ambrosio” con il quale realizza capi ispirati all’haute couture, incentrati soprattutto su volumi ampi e l’utilizzo della tecnica del drappeggio. Con il suo stile distintivo e unico ha realizzato abiti di scena per spettacoli di artisti come Madonna, Laura Pausini, Emma Marrone, Arisa e per tv show come X-Factor. Dal 2023 è la fashion designer di DADA’, per la quale ha realizzato su misura gli abiti di scena dei suoi progetti. Le sue creazioni sono state pubblicate da media come Vogue Italia, Vogue Talent, Perfect Magazine. Daria D’Ambrosio propone una manifattura unica, sapientemente lavorata e complessa, caratteristica che rispecchia la sua personalità. Per lei il mondo è imbevuto di energie, possibilità e delicatezza: gli abiti sono diari, in cui trascrivere le proprie emozioni, in cui liberare i propri ricordi di infanzia e crearne di nuovi.

DADA’

Gaia Eleonora Cipollaro, in arte DADA’, è nata a Napoli nel 1995. Dopo essersi presentata sulle scene musicali nel 2021 con la trilogia di singoli “Jesche”, “Siènte ‘e rrise” e “Avena”,  nell’estate dello stesso anno pubblica il brano “Gianna Oh” insieme al producer Dashiki, un pezzo che trasuda sensualità e semplicità allo stesso tempo e di cui vengono realizzati una serie di remix internazionali nei mesi successivi.

Il 2022 si apre invece con la pubblicazione dei singoli “Cavala” e “Tiè Tiè”. A luglio pubblica il brano “Aumm Aumm” con gli Ackeejuice Rockers e poche settimane più tardi apre il Jova Beach 2022 di Castel Volturno. Partecipa all’edizione 2022 di “X Factor”, entrando a far parte del roster di Fedez e colpisce fin da subito giudici e spettatori grazie alla sua innata capacità di unire il cantautorato napoletano alla musica elettronica in un qualcosa che molti hanno definito un nuovo genere musicale, che strizza l’occhio alla world music e si alimenta di tantissime contaminazioni sonore.

A giugno pubblica il suo primo EP “Mammarella”, un progetto musicale unico nel suo genere, di cui l’artista ha svelato i brani che lo compongono di settimana in settimana e a cui ha fatto seguito un tour ricchissimo di date. A coronare un anno ricco di successi e soddisfazioni, l’ottenimento del “Premio Carosone 2023” e del “Premio San Gennaro World 2023”, per cui la cantautrice ha anche firmato la sigla ufficiale con il brano “San Gennaro Groove”.

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Ufficio Stampa COCO District

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