Flower Power – Pacha, Ibiza
Il party più iconico e longevo del Pacha Ibiza fa il suo ritorno…
È impossibile evitare la “magia” che attira le persone verso Ibiza; la si sente nelle conversazioni in aeroporto, la si vive in spiaggia e nel circuito della sua cinetica vita notturna. L’isola, che condivide una ricca storia con il movimento hippy europeo fin dagli anni ’60, si dice sia attraversata da “linee ley” che collegano le energie cosmiche in vari punti del territorio, trasformando Ibiza in una capitale dell’evasione, della rivitalizzazione e della spiritualità.
Sebbene l’isola abbia cambiato traiettoria negli ultimi decenni, c’è ancora un’aura distinta che emerge dalle stradine laterali acciottolate. Basta fare un passo a Las Dalias, un “mercato hippy” nato nel 1985, per imbattersi in una festa all’aperto organizzata dalla gente del posto, che accoglie gli inni classici della house tra daiquiri ghiacciati e maglie vivaci e leggere. Con tutto il rispetto, i nostri stivali da auto della domenica mattina non potrebbero mai.
Forse questo fa da sfondo al ritorno del Flower Power, uno dei party più iconici e longevi che hanno caratterizzato la pista da ballo del Pacha. Un’ode all’amore, alla pace e alla libertà, ogni fine settimana il club, inizialmente progettato come un’antica fattoria, si riempie di selezioni disco house insieme a esibizioni di star e decorazioni sgargianti.
Per tornare all’idea di nostalgia, Flower Power si è avventurato in questa stagione estiva con un approccio nuovo, cercando di evocare i sentimenti originali della festa attraverso una tavolozza sonora contemporanea. In questo modo, la line-up accoglie artisti del calibro di Boy George, Grace Jones e Roisín Murphy, ma anche artisti del calibro di Toccoroco, Mia Moretti, TSHA, Benji B e Manuka Honey, solo per citarne alcuni.
Per il suo party di apertura, il Flower Power si butta direttamente nella rinnovata sala principale con l’artista multidisciplinare francese Kiddy Smile, la resident act Bora Uzer e nientemeno che Sophie Ellis-Bextor. Accolto da una serie di ciliegie giganti del Pacha all’esterno del locale, il pubblico della serata è eterogeneo: alcuni sono clienti abituali dagli anni ’90, altri sono alla loro prima visita, ma tutti provengono da diversi angoli del mondo.
Un’esplosione psichedelica di girasoli, segni di pace e funghetti è sparsa in ogni spazio, creando un ambiente caldo e stravagante dall’apertura alla chiusura. Man mano che la serata procede, il pavimento si ricopre di coriandoli e i membri della folla si scambiano occhiali marziani, ventagli di piume e boa multicolori in segno di risate ed euforia.
Ad ogni set, l’energia cambia per allinearsi ai diversi capitoli che compongono il viaggio sonoro dei Flower Power. Il primo è HOLI IBIZA, un’ora pastosa e funk che passa ad ARMY OF FLOWERS, segnata da una performance scintillante della Bextor. Riflettendo sui suoi primi ricordi del Pacha, infonde ogni mossa di danza e voce con quei momenti, con un vestito di orpelli e tacchi stile disco-ball. Allo stesso modo, mentre ripercorre il suo album di debutto del 2002 “Read My Lips”, brani come “Groovejet (If This Ain’t Love)”, “Get Over You” e la hit di successo “Murder On The Dancefloor” assaporano la rinascita virale della Bextor, esortando la folla a partecipare. Altrove, la cantante aggiunge il suo tocco personale a classici di Ibiza come “Lady (Hear Me Tonight)”, affrontando ogni momento sul palco con grazia e sorriso.
Il prossimo a salire in cattedra è Kiddy Smile, che trascina la folla in CIRCODELIA. Con i tasti luminosi del pianoforte e le linee di basso groovy, il produttore musicale, ballerino e attore si dedica ora a tagli vocali soul. Passando dalla rielaborazione di “Strings of Life” di Danny Krivit alle miscele dei Ministri De La Funk, i ballerini e gli artisti raggiungono la folla e mettono in evidenza un’altra caratteristica distintiva del Flower Power. Alcuni sono appesi al soffitto, altri si esibiscono in scenette mimiche sul palco e ogni costume si distingue innegabilmente. Dai cappotti di pelliccia alle tute di vernice splatter, dai copricapi di animali agli abiti tradizionali bohémien, ogni personaggio presta grande attenzione alla cultura, ai riferimenti al folklore e alla coreografia.
Il capitolo finale, FUTURE FREEDOM, è inaugurato dal cantautore turco Bora Uzer, che si cimenta in una produzione house più dura e profonda. Per tutto il tempo, sperimenta la performance dal vivo attraverso l’improvvisazione; affina una curatela eclettica e fluida, che si impegna direttamente con l’energia della folla, creando una relazione simbiotica tra l’artista e il pubblico. Mentre si avvicina l’ora di chiusura, Uzer si concentra su una pista da ballo gremita e afferma: “Per me, questo è Flower Power”.
Dopo aver ripreso in mano le redini del progetto, il party di apertura di Flower Power ha offerto un’anticipazione di una delle più grandi stagioni del Pacha, perfezionando il proprio evento con versatilità. Aprendo la PACHACHA Room, ogni settimana porterà alla ribalta nuovi suoni, stili e talenti emergenti, incoraggiando la folla a tuffarsi e ad aspettarsi l’inaspettato.
El Hotel Ibiza e Destino hanno in corso l’offerta “Pay 3 Stay 4”, che promette ai frequentatori delle feste una quarta notte in omaggio se prenotano tre notti consecutive presso l’hotel. Qui potrete assistere all’unica festa del lunedì in piscina di Ibiza, il Wet Cherries al Destino, un viaggio lussuoso tra musica, intrattenimento e danza. Altrove, potrete scoprire l’ultima collezione di Pacha, che ripercorre la storia dell’isola attraverso una serie di accessori, capi athleisure e costumi da bagno.
fonte originale
https://www.clashmusic.com/reviews/live-report-flower-power-pacha-ibiza/
Words by: Ana Lamond